
Espressione latina (disposizione matrimoniale) utilizzata nel diritto romano per sintetizzare il rapporto intercorrente tra i coniugi quale reciproca volontà di un uomo e di una donna di essere marito e moglie e di porre in essere un rapporto diretto al reciproco aiuto, alla procreazione ed educazione dei figli legittimi.
Il matrimonio cessava col venir dell’affectio maritalis.
Oggi questa espressione, il “venir meno dell’affectio maritalis” viene spesso utilizzata negli atti processuali per sintetizzare l’avvenuta fine del vincolo coniugale e della ferma volontà di separarsi.